AVIS Comunale di Amatrice
Dove e quando donare

Dove e quando donare

Dopo il terremoto del 2016 sono cambiate norme e modalità delle donazioni.

Attualmente le donazioni vengono eseguite in media due volte al mese, generalmente di sabato mattina dalle 8,00 alle 11,00 circa.

Per poter donare bisogna recarsi nelle giornate stabilite al PASS di Amatrice (Presidio di Assistenza Socio Sanitaria) in località San Cipriano, portando con sé un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Si consiglia di prenotare sempre l’appuntamento via e-mail o telefonicamente.

Gli uomini possono donare con una frequenza massima di quattro volte l’anno, le donne in età fertile con una frequenza di due volte l’anno e non devono donare durante il ciclo mestruale o la gravidanza e nell’anno successivo al parto.
Per legge al lavoratore dipendente spetta un giorno di riposo e il riconoscimento della normale retribuzione.

Prima di donare bisogna seguire la procedura del donatore riassunta nelle seguenti fasi:

  • Compilazione del questionario: come principale obiettivo si pone la tutela della salute del donatore e la sicurezza del ricevente. A questo scopo è importante che chi dona, legga e compili accuratamente il questionario con senso di responsabilità, ponendo al personale sanitario eventuali dubbi o richieste di chiarimenti.
  • Visita medica con anamnesi: le domande relative ad alcuni aspetti molto personali delle abitudini di vita (rapporti sessuali a rischio, uso di sostanze stupefacenti, ecc.) necessitano di risposte veritiere. Queste domande vengono poste per garantire una maggiore sicurezza trasfusionale. Infatti i test sierologici per i virus dell’epatire B e C, per il virus dell’HIV e per la sifilide, eseguiti in fase precoce di infezione, possono non identificare la presenza dell’agente infettante.
  • Consenso informato: il donatore dà il proprio consenso alla procedura di donazione, mediante la firma di un apposito modulo, dopo essere stato informato durante il colloquio con il medico su tutto ciò che riguarda la donazione.
  • Autoesclusione: chi dona, dopo aver preso visione delle cause di non idoneità (tramite il materiale informativo o dopo il colloquio con il personale sanitario), se non si ritiene idoneo per la donazione, può decidere di di non eseguire o completare la donazione, di parlare con il personale sanitario per ulteriori chiarimenti o di donare chiedendo successivamente che l’unità non venga utilizzata a scopo trasfusionale.
  • Esame obiettivo: per non recare alcun danno al donatore, vengono rispettati alcuni importanti parametri, come ad esempio il peso corporeo (> 50 Kg), i valori dell’emoglobina (> 12,5 g/dL nella donna, > 13,5 g/dL nell’uomo), la pressione arteriosa (sistolica 110-180 mmHg), la frequenza cardiaca (50-100 battiti/min.).
  • Prelievo: tutte le procedure di prelievo di sangue o di emocomponenti vengono eseguite sotto la sorveglianza e la responsabilità del personale sanitario formato e competente. La durata della procedura è in media di 5 – 10 minuti e comporta il prelievo di 450 ml + 10% di sangue. È buona norma, dopo la donazione, bere e mangiare qualcosa, in considerazione del fatto che il donatore è digiuno. Sono sconsigliati gli alcolici mentre è opportuno che si assumano cibi facilmente digeribili. Il sangue raccolto viene conservato in appositi frigoriferi ad una temperatura che deve essere compresa, di norma, tra i 2°C ed i 6°C. Esso viene utilizzato dopo una particolare procedura chiamata frazionamento durante la quale viene separato nei suoi costituenti.